Firenze cambia

Una Lista civica di centro che si presenta alle elezioni amministrative 2024 della Città metropolitana di Firenze, rappresentata dal candidato sindaco Francesco Zini.
il programma politico

Lista Firenze cambia.
Una nuova narrazione di città.

C'è molto interesse e curiosità per una lista Nuova, Popolare, civica, di Centro, lontana dai vecchi schieramenti politici. Una lista che sappia unire concretezza per la soluzione dei problemi e visione del futuro. Per uno stile di politica gentile, non urlata ma decisa, determinata, molto chiara e impattante per la città: che sappia rispondere alla missione alta di Firenze secondo l’esempio La Pira come città laboratorio politico nazionale e internazionale.

Una proposta seria con un riferimento ad un Movimento Politico Nazionale come “Insieme”, fondato sul manifesto di Stefano Zamagni e collegata al Partito Popolare Europeo da rinnovare e trasformare.

Percepiamo voglia di cambiamento e trasformazione di una città decadente che sta attraversando una crisi profonda. C’è bisogno di aria nuova dopo tanti anni di sterili polemiche, di una politica contrapposta e urlata, di una cappa ideologica soffocante e asfissiante. C’è bisogno di novità rispetto a chi non ha permesso alle persone di emergere, di realizzare i propri progetti, di esprimersi a tutti i livelli, di essere ascoltate.
C’è bisogno di una nuova narrazione di città.
Condividiamo il desiderio di liberazione e di Rinascimento, pur consapevoli delle difficoltà.

Rimaniamo in ascolto per una città aperta e AMICA DEI FIORENTINI, di chi la vive e vuole il suo bene e il suo sviluppo economico e sociale, in ogni settore e ambito di competenza comunale.
Continuiamo e continueremo ad ascoltare e sentire le persone.

Ecco I 5 principali Problemi e le 5 Emergenze di Firenze: tentiamo di sintetizzarli.

1. Prendiamoci cura di Firenze.
2. Amicizia, Famiglie e Natalità.
3. Lavoro, Sviluppo Sostenibile e Innovazione.
4. Insicurezza, Degrado, Vivibilità.
5. Ambiente, Inquinamento, Salute.

Analizziamo punto per punto.

 1. Prendiamoci cura di Firenze.

Non parlo del passato: FIRENZE CAMBIA nasce perché le cose non vanno così bene. L’attuale situazione sociale e politica, per le potenzialità e la storia di questa città, è molto grave. Non ci possiamo accontentare della gestione che c’è stata finora: le cose devono andare meglio!
Firenze è ripiegata su se stessa e sul suo passato. Non lascia spazio alle energie migliori. Vogliamo una città amica dei fiorentini, piccoli e grandi, lavoratori e pensionati, giovani e anziani: vogliamo una città dinamica e aperta alle innovazioni, che coinvolga le persone in una vitalità al momento spenta.
Bisogna  riaccendere Firenze, ritrovarne l’ANIMA, uscire dal torpore, dal provincialismo, dalle lotte di potere. Basta agli scambi di favori, alle gelosie e alle divisioni che hanno generato solo chiusura e sterili polemiche. Basta a una cappa che ha impedito di valorizzare le capacità umane e le immense risorse del territorio e dei fiorentini.
In una parola: dobbiamo liberare Firenze.
Per farlo ci vuole una nuova amministrazione POPOLARE che non guardi al passato, ma che ascolti le difficoltà quotidiane e risolva i quotidiani problemi con una visione verso il futuro.
Un’amministrazione che abbia una visione del domani e della vocazione di una Firenze che, lo sappiamo, non è semplice, anche per il suo rilievo mondiale. Ma ha una missione da compiere, come diceva La Pira. Per farlo, ci vuole un nuovo modo di fare politica.
Il nuovo Rinascimento fiorentino parte dal basso, come la nostra proposta politica. Non dai partiti che hanno finora guidato la città, dalle elites, né da chi fa politica da decenni senza mai aver lavorato. Non da Roma o dai partiti o dai leader nazionali o a tavolino in qualche ufficio riservato. Il presente e il futuro devono partire dalle persone di Firenze, cittadini che al di là della politica, che conoscono realmente la città. Si parte dai corpi intermedi, da chi vuole il cambiamento.
Vogliamo che Firenze torni ad essere se stessa  e si riappropri della sua vocazione universale di cura della bellezza. Faro di una civiltà in piena trasformazione. Florentia, ossia colei che fiorisce continuamente.

2. Amicizia, famiglie e natalità.

Firenze deve essere AMICA dei fiorentini e di chi ha scelto di vivervi.
L’amministrazione comunale deve essere in costante e aperto dialogo con tutti. Il sindaco e gli assessori non devono stare trincerati nel palazzo ma avere le porte aperte per accogliere i cittadini, girare per le strade dal centro alle periferie, ascoltare e proporre.
Firenze sta lentamente morendo. Sta invecchiando.
I giovani che mettono su famiglia sono considerati degli eroi, costretti a spostarsi nei Comuni limitrofi.
Bisogna ripartire da dentro le mura dei viali con un’elettrificazione e pedonalizzazione, con una rete continua e concentrica di bus elettrici per spostarsi velocemente e in modo efficace.
Ci saranno corridoi di entrata e uscita per i residenti.
Si riparte dal centro, ma unito alle periferie per tenere la città unita, compresa l’Area Metropolitana.

Vogliamo una città AMICA DELLE FAMIGLIE e dei FIGLI. Della crisi demografica regionale, nessuno parla. Eppure ogni anno sparisce un paese di 30.000 abitanti in Toscana. Il saldo tra natalità e mortalità è negativo. Perché c’è paura del futuro, c’è ansia nel pensare di mettere su famiglia.
Bisogna invertire la rotta e dare speranza e certezze.
Fare figli deve essere promosso e favorito. Deve essere sostenuto con politiche attive per la famiglia e un assessorato dedicato, distinto da quello delle politiche sociali.
Ci vuole stabilità del lavoro e meno precarietà. Bisogna includere e integrare i nuovi fiorentini evitando ghetti, comunità chiuse e relativo malessere. I ragazzi stranieri devono essere aiutati con corsi di italiano e di alfabetizzazione per inserirsi più velocemente nel tessuto sociale e civile.
Dobbiamo pensare alle persone fragili e ai disabili, a chi ha difficoltà motorie o di salute.
Non dimentichiamo lo studente fiorentino ucciso da una pavimentazione sconnessa in pieno centro, dove transitava con la sua sedia a rotelle. Sono 30 anni che alcune strade sono così dissestate! Sindaco e assessori dovrebbero essere direttamente responsabili dello stato delle vie della città, proprio perché dovrebbero  girare per le strade e non stare in ufficio: devono conoscere le buche, camminare girare sui marciapiedi a piedi e rendersi conto di persona dello stato della città!
Questo faremo. I nostri uffici saranno la strada, le botteghe, i negozi dove i fiorentini lavorano e vivono. SAREMO AL LORO SERVIZIO, AL SERVIZIO DEL BENE COMUNE.
Azzardando e credendo fermamente nella nascita di una nuova comunità politica cittadina.
Che si fondi su una cittadinanza attiva e responsabile con la realizzazione di una Polis Popolare.

3. Lavoro, Innovazione, Sviluppo Sostenibile.

Firenze non è solo turismo: è prima ancora manifattura, artigianato e commercio, professioni e impresa. Possiamo fare di Firenze un laboratorio per un nuovo modello di sviluppo innovativo, secondo le linee di un’economia civile e circolare in cui profit e benefit possono essere complementari.
Le cooperative sono un modello di riferimento e di partecipazione sociale, non al ribasso, ma al rialzo. Il fenomeno cooperativo no profit in tutti i settori non è residuale, ma può diventare apicale e strutturale. Il turismo è e rimarrà una risorsa di grande importanza, ma la sua crescita esponenziale  va governata perché non distrugga la città. Le ricadute di questa ricchezza devono tornare a tutti i cittadini in termini di servizi e sconti.
Possiamo ridurre la TARI a molte categorie di fiorentini. E questo sarà il nostro primo obiettivo.
La Firenze 5.0 può salire sulla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Possiamo creare dei laboratori e usare gli spazi della città, anche del centro storico, per attrarre investimenti e start up. Molti vanno via, lasciano Firenze verso città più attrattive.
È successo anche a me e lo capisco bene. Faremo di tutto per far tornare a Firenze chi se n’è andato col progetto “COME BACK TO FLORENCE”.
Il centro storico è già spopolato: è stato deciso di decentrare la città e di lasciare il centro ai turisti. Ma il centro è l’anima di Firenze e, se muore, muore tutto. Se non ci sono più i fiorentini, muore tutta Firenze.
Chi viene qui, lo fa per stare e conoscere il suo popolo, le sue tradizioni e la sua identità; non per ritrovare fastfood, minimarket o solo attività che si trovano ovunque nel mondo.

I negozi storici e i residenti del centro devono essere premiati per i disagi subìti e incentivati a rimanere per rendere vivo il centro. Aiuteremo i giovani che vogliono investire nel cuore di Firenze per riappropriarsi della città!
Anche lo Sport è un volano; ci deve essere un sostegno serio e collaborativo a quelle società sportive che investono su Firenze, come la Fiorentina.
Sul fronte Aeroporto, l’ipotesi seconda va sottoposta alla valutazione di impatto ambientale. È una proposta positiva anche a fronte di una prima pista stretta tra Monte Morello e Autostrada con una scarsa sicurezza. Potenziare l’aeroporto significa fare gli interessi del Comune ed essere volano per l’intera città metropolitana.

4. Insicurezza. Degrado, Vivibilità.

Conosco bene i 5 quartieri: li ho vissuti da studente quando facevo il pony-express. Li ho vissuti per amicizie e per sport e per i miei primi lavoretti. Firenze si ama: non la si usa per strumentalizzarla per i propri fini. Purtroppo invece è stata usata da chi per interessi egoistici ne ha tratto solo guadagno per sé. Abbiamo bisogno di un risveglio e di una rinascita di una città forte e bella, sicura di sé e non lacerata dalla divisione e delle crisi dei partiti che l’hanno governata. Perché la divisione porta debolezza. Porta fragilità sociale. Noi abbiamo bisogno di una Firenze viva, in salute, che sappia affrontare le sfide del presente e del futuro. Pur senza allarmismi, dobbiamo riconoscere che a Firenze c’è un problema SICUREZZA. Lo rilevano i dati del Sole 24. Pensiamo al caso clamoroso della bambina sparita nel nulla. Non sappiamo se sia stata rapita o uccisa o venduta. Questo fatto gravissimo è avvenuto nella totale assenza delle istituzioni, nel contesto dell’occupazione abusiva e conosciuta di un immobile importante, dove vivevano decine di famiglie senza controlli, nel totale degrado e rischio. Una situazione che perdurava da anni. E che ha portato a questa tragedia. Le responsabilità sono diffuse. È intollerabile che una bambina sparisca nel nulla a Firenze: con le risorse che ha, dovrebbe essere il fiore all’occhiello delle città italiane. Un gioiello di legalità, di pulizia, di bellezza, di tranquillità, di sicurezza. Una città con una tassa di soggiorno tra le più alte d’Italia che ogni porta decine di milioni nelle tasche comunali.
Invece c’è una microcriminalità diffusa che spacca le vetrine dei negozi, che ruba nelle case dei fiorentini, con baby gang che si impongono con la forza della sopraffazione, che si infiltrano nelle scuole, con uno spaccio a cielo aperto. C’è un sentimento di insicurezza diffuso: abbiamo paura a mandare fuori i nostri figli la sera o a tornare tardi.
Abbiamo subìto la morte di troppi giovani per incidenti strada. Non è giusto che muoiano per una cattiva illuminazione o per le buche. Senza sicurezza, non c’è libertà di uscire la sera, di dormire tranquilli quando i nostri figli sono fuori, di aprire o chiudere un negozio, di vivere sereni.
La sicurezza è la base della politica e della libertà economica e di movimento. Se non c’è controllo, abbiamo paura anche di camminare. Sono necessari presìdi fissi in luoghi sensibili, come le Cascine, Santa Croce, la Stazione, in via del Palazzuolo.
Ci vogliono buoni rapporti col Ministero dell’interno, una sinergia tra la Prefettura e la Questura. La Polizia Municipale deve girare a piedi, essere presente nei quartieri tutti i giorni H24.
L’aumento dell’organico serve per affrontare la microcriminalità diffusa. Dobbiamo riprendere il controllo della città soprattutto di notte e alla Stazione centrale. E chiedere con forza la collaborazione del Ministero dell’interno, per realizzare un’efficace sinergia tra il Comune, la Prefettura e la Questura.
Dobbiamo trovare la volontà e le risorse per invertire la rotta. Per fare di Firenze una città pienamente vivibile. È un dovere anche nei confronti dei milioni di turisti che ogni anno vengono a Firenze: hanno diritto di sentirsi ed essere sicuri.

5. Ambiente, Inquinamento, Salute.

Ambiente pulito significa salute. E la salute è una priorità.
Riqualificazione urbana significa Rigenerazione urbana. Perché c’è un nemico invisibile e letale: il biossido d’azoto. Nessuno ne parla, ma con le polveri sottili è tossico e cancerogeno, molto pericoloso. Dobbiamo agire su tutti gli inquinanti sia di auto e moto che di altre fonti pericolose. Dobbiamo usare tutte le tecnologie più innovative per la raccolta dei rifiuti. Quando si parla di “differenziata intelligente”, non ci riferiamo certo al fallimentare sistema del porta-porta, ma a tecnologie sofisticate per differenziare a monte e a valle i rifiuti, senza bisogno di inceneritori, né discariche.
La lotta all’inquinamento richiede prima di tutto un ripensamento della città e delle sue modalità di funzionamento. Una Firenze sostenibile e green significa anche una smart city.
Tutto il sistema del traffico privato e pubblico deve essere ripensato nell’ottica della sostenibilità. Attraverso un’app integrata, gli abitanti devono avere un accesso facilitato a tutti i mezzi di trasporto collettivi e a noleggio, pubblici e privati. Solo così possiamo limitare il ricorso alle auto private, ma senza creare disagi inutili ai cittadini. La transizione ecologica ed energetica non può diventare un ostacolo o un problema ulteriore alla vita dei cittadini: deve migliorare la qualità della vita e dell’aria, ma semplificamento, non complicando la vita come per esempio fa lo scudo verde.
Il superamento dei motori termici verso l’elettrificazione deve prevedere anche altri sistemi, come la ricerca sull’idrogeno e su altri sistemi di mobilità alternativa. SAREMO ALL’AVANGUARDIA.
Saremo un esempio. Saremo una città verde. Smart.

Guideremo noi lo sviluppo con proposte innovative. Cominciando dall’eliminazione dei pali della tramvia da piazza della stazione.
Per una mobilità sostenibile proponiamo BUS E TRAMVIA GRATIS PER GLI UNDER 21 residenti, come già accade in alcune città europee. Puntiamo alle bici elettriche con noleggio diffuso e accessibile a prezzo agevolato e convenzionato, sfruttando le piste ciclabili.
Dobbiamo riprendere e aggiornare il PIANO ACI per i PARCHEGGI diffusi previsto negli anni ‘90 e mai realizzato. Un piano geniale che può liberare spazio e posti nelle strade.
Abbiamo la tariffa dell’acqua tra le più alte d’Italia. Perché? Adattiamola, così come la Tari, all’Isee.
L’Acqua è un bene fondamentale; è un diritto umano assoluto. Riduciamo o azzeriamone i costi  soprattutto in relazione al numero dei figli per famiglia. Lo faremo.
Per ottenere aria e acqua  pulite poi proponiamo la sostituzione, laddove possibile, di tutte le caldaie per acqua sanitaria e riscaldamento con pompe di calore geotermiche con cop 4, o l’ideale sarebbe cop 6: porterebbe ad una diminuzione dell’inquinamento veramente importante.
Puntiamo a nuove Piantumazioni di piante come Alloro, Olivo, Oleandro, Magnolia e Lauceraso, le più adatte per contrastare la diffusione del PM10, come emerso da ricerche scientifiche.
Sempre sul tema acqua potabile, il sistema di distribuzione ha due problemi: le perdite importanti la presenza di tubature in  cemento-amianto. Con l’inserimento di un sistema di intelligenza artificiale, potremmo rilevare in tempo reale le perdite occulte nelle tubature interrate. Permetterebbe anche la segnalazione di condutture vetuste, da sostituire quanto prima. Potremmo così ridurre del 18% le perdite attuali per anno, con interventi programmati e di emergenza per 5 anni. Vanno poi sostituite subito, entro un anno, in maniera integrale ed immediata le tubature in Cemento-Amianto nel nome del diritto alla salute dei fiorentini.

FIRENZE poi deve tornare ad essere CITTÀ della PACE.

Le immagini dei luoghi di guerra, ci fanno male. Come non fa bene vedere quelle centinaia di km di tunnel sotterranei in cemento armato che sono la metropolitana criminale di Gaza, costruite in più di un decennio con Centinaia di milioni di euro delle donazioni della cooperazione internazionale. Soldi che potevano e dovevano essere utilizzati per far diventare la striscia un giardino e dare lavoro a tutti i giovani disoccupati.
Gaza poteva essere un modello di integrazione. Invece è un cumulo di macerie e di odio. La colpa e le responsabilità sono diffuse a tutti i livelli. Sembra un paradosso vedere le città del futuro degli Emirati Arabi vicino al il degrado dei campi profughi nella stessa regione. La ricchezza sfarzosa di Dubai e le tende ammassate senza acqua o fognature. C’è una nostra responsabilità occidentale diffusa, ma anche del mondo musulmano che deve aiutare i suoi fratelli e non chiudere le frontiere alimentando l’acquisto di armi e fomentando la violenza. Anche Gaza e la Palestina sarebbero potuti diventare un luogo turistico dove investire e prosperare. Devono cessare i continui attacchi terroristici del fondamentalismo jihadista perché ci sono terra e risorse per tutti, a cominciare dal mare che rimane una risorsa inesauribile: potrebbe essere un volano di sviluppo e di lavoro, per un turismo non solo religioso.
La Palestina e Israele sono anche la TERRA SANTA, un luogo centrale per il mondo cristiano e per noi: vogliamo che Israele possa vivere in pace e serenità come gli altri paesi limitrofi senza minacce o attentati contini. Non vedo l’ora di fare un pellegrinaggio in Terra Santa, cioè in Israele e Palestina, a Gerusalemme e a Betlemme perché sono anche le terre di tutti noi e dobbiamo prendercene cura.
La Pira voleva fare di Firenze la  nuova Gerusalemme: noi siamo pronti a costruire un ponte le due città gemellando questi due fari dell’umanità. Possono e hanno il dovere di salvare il mondo dalla civiltà dell’odio e costruire una civiltà dell’amore. Lo stesso possiamo dire della feroce guerra fratricida in Ucraina: una guerra tra cristiani  per dei confini; una guerra tra modelli di sviluppo diversi e per certi versi contrapposti. Appare chiaro che c’è una Nazione invasa che combatte per difendersi e un’altra che ha invaso per il pericolo di essere attaccata. Il modello democratico del mondo libero avrà molti difetti, ma si fonda sull’idea che ciascuno è responsabile e custode della società politica. Al di là del mondo libero e della democrazia dell’alternanza, c’è l’autocrazia o il totalitarismo. Certamente siamo di fronte ad un crocevia della storia, a rivoluzioni biotecnologiche epocali molto veloci e radicali che stanno sconvolgendo il mondo. Vanno sapute governare per non generare l’effetto opposto di una reazione irrazionale e un ritorno al passato. Ogni Nazione, ogni popolo ha i suoi tempi: vanno rispettati, non imposti con la forza, sia quella degli eserciti, sia quella delle lobbies. Anche in Ucraina c’è posto per la pace che consenta a tutti i Paesi di vivere in pace e serenità, rispettando i confini e le diverse identità nazionali.
Basta con la carneficina che ha lasciato sul campo più di 200.000 ragazzi e uomini ucraini e russi. Basta svegliarsi la mattina per trovare il modo di uccidere quanti più nemici possibili. Abbiamo già perso una generazione di giovani europei , che poteva lavorare, creare nuove famiglie, realizzare progetti di sviluppo economico.
Ognuno può vivere secondo i suoi valori (conservatori o progressisti, globali o locali) nel rispetto dell’altro. C’è abbastanza spazio per tutti senza doversi fare la guerra. Che è distruzione, povertà, malattie, dolore e sofferenza. Ci vorranno decenni per superare questo trauma.
La guerra è Privazione e assurdità. Produce divisione, impoverimento e lacerazione.
Faremo di Firenze un laboratorio di pace per la pace. Inviteremo tutti a sedersi insieme intorno ad un tavolo per ricucire, mediare, parlare, incontrarsi. INSIEME.
Con Firenze al Centro.
Faremo di Firenze una locomotiva di pace in ascolto.

SCRIVETE IL PROGRAMMA INSIEME A NOI.

Il nostro sguardo non sarà verso il passato, ma verso il futuro!

Per mandare proposte, problemi, idee, segnalazioni, consigli o messaggi, si prega di compilare il scrivere a firenzecambia@gmail.com o al numero 324 985 7831.


FIRENZE CAMBIA.
FIRENZE AL CENTRO.
FIRENZE POPOLARE.
FIRENZE INSIEME.
FIRENZE AMICA.
PRIMA LE PERSONE.
Viva Fiorenza.
FIRENZE SOGNA.
Firenze città della pace.

Incontra il candidato

Francesco Zini candidato sindaco di Firenze
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